domenica 1 febbraio 2009

Santa pazienza.

il ragazzo,
dopo essersi lamentato che era da una settimana che non se ne stavano un po' soli,
le dice che sarebbe passato a prenderla alle tre.
Alle tre e un quarto una volkswagen blu entra nel cortile della ragazza,
sotto una pioggia che vuol sembrar neve.
Bacio veloce. Ciao veloce. l'auto riparte veloce.
-andiamo al caminetto- dice lui.
-Perchè con sto tempo di merda non possiamo stare in giro-
lei annuisce, cercando di ricordare bene che posto fosse.
Se lo ricorda all'improvviso.
Chiede -ma quello a bobbiate?- sperando di sentirsi rispondere un no.
-si si.-
Lui apre la porta spingendo il maniglione antipanico.

A lei sembra di entrare in un garage.
si siedono ai primi posti che trovano.
Su un divanetto rosso sbiadito davanti ad un tavolo di legno un po' traballante.
Di fianco a loro, tipo sdraio sulle spiagge di rimini,
sono incastrati tra loro altri divanetti rosso sbiadito,
che si incastrano perfettamente ai tavoli traballanti,
tipo tetris.
L'unico cenno di modernità in quel locale semisotterraneo
è un maxi schermo, dove,
capisce la ragazza tristemente, è proiettata la partita dell'inter.
una birra,una coca.

il vecchio padrone baffuto con un vecchio cappello in testa,
porta anche un piattino di patatine,
quelle del sacchetto di plastica,
probabilmente una sottomarca, data la scarsa qualità.
Forse un tentativo di spiegare
come mai avrebbero poi pagato otto euro due cazzo di lattine.
MaVaffanculoStoArbitroNonCapisceUnCazzoMaQualeGialloNonL'HaNemmenoToccato-

tre quarti degli uomini, vedendo una partita di calcio, non capiscono più nulla.
Lei si ritrova in mezzo a rutti (decisamente sonori) e fischi,
applausi e urla.
urla contro l'arbitro,
urla contro i giocatori.
La ragazza vorrebbe vederli loro,
quegli uomini che si incazzano con un maxischermo, a giocare a calcio.
Vorrebbe proprio vedere cosa sarebbero in grado di fare,
sa la "passano" se la "tirano" se la "giocano" 'sta palla.
L'unica cosa buona del locale è che è per fumatori.
Lei passa praticamente tutto il tempo a fumare,
metre lui si lamenta col signore del tavolo di fianco,
come se lo conoscesse da una vita,
sul perchè quel calciatore non sia ancora uscito, visto che è davvero incapace.
E all'ottantanovesimo minuto, la ragazza sente l'odore della libertà.
No, un attimo. 3 minuti di supplementari. Ma perchè? perchè a lei? si chiede.
Ma non avrebbero dovuto starsene un po' da soli?
magari a guardare solo i primi dieci minuti di un qualsiasi dvd?

Non ce la faccio più.

6 commenti:

  1. e guarda la precisione..è passato alle tre perche sapeva che cominciavano alle 15.15!!!
    ...lacune...

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  2. Non lo so. A volte squoto la testa. E non capisco.
    Al mio compagno non piace il calcio, non piace il ballo, non piace leggere, non ha amici, non piace parlare, vedere un film assieme, uscire, andare a cena fuori.
    Praticamente si lascia vivere dagli eventi.

    E allora mi chiedo. Forse a quella partita di calcio mi sarei divertita? Forse avrei iniziato a ruttare anche io a destra a manca, a imprecare come fossi un gladiatore nell'arena. Avrei ordinato un'altra birra.

    Poi squoto la testa. E penso alla tua partita e alla mia solitudine.
    Non so scegliere, mi spiace.

    Ma so che tutto questo deve cambiare.

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  3. C. Bukowski

    caro Bukowski,io posso dire che amo una persona perche' a prescindere da tutte quelle persone che ci sono in giro che non conosco,so chi sono io

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  4. ho una collezione di dvd scaricati da internet.
    scarico solo i primi dieci minuti...
    gli altri non mi servono.-)

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  5. non mi piace il calcio,ma non penso sia questo il problema.Diciamo che è bello condividere ogni cosa ma è anche umano avere desideri differenti,basta goderseli da soli nella piena tranquillità senza dovere far finta di condividerli per forza.

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